La Villa Bandini oggi è chiusa

e allunga malinconicamente lo sguardo su Firenze

Comunicato Stampa del Comitato Villa Bandini

Fiesole, 27 giugno

 Il 9 agosto del 1803 veniva trovato morto nello studiolo della sua dimora fiesolana, con la testa reclinata su un libro, il canonico Angelo Maria Bandini. Uomo di chiesa ed europeista convinto, bibliofilo ed erudito, amante dell’arte e dell’antiquaria, Socio dell’ Accademia Toscana di Scienze e Lettere “La Colombaria” con il nome perspicuo de “il Rappacificato”, Angelo Maria Bandini è noto ai più soprattutto per essere stato Bibliotecario della Marucelliana e della Laurenziana, oltre che per aver raccolto nell’oratorio di Sant’Ansano (complesso dell’XI sec. adiacente alla dimora vera e propria) ricche collezioni di dipinti, sculture, stampe, robbiane, intagli, tolti più tardi dal loro contesto e conservati oggi nel Museo di via Portigiani.

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