Salute e territorio

L’osservatorio partecipato lucchese ha organizzato il 10 novembre una Tavola rotonda su questo tema.

Questo il video integrale degli interventi:

Obiettivo dell’incontro: informare e riflettere sulle molteplici criticità della gestione sanitaria sia a livello locale che regionale. Relatori: Alessandro di Vito medico e animatore dei Comitati SANITÀ Lucca, il prof. Gavino Maciocco, direttore della prestigiosa rivista on-line Salute Internazionale e i due consiglieri regionali, Sarti di Toscana SI, e Quartini del movimento 5 stelle.

La Regione Toscana ha imposto la costruzione di 4 nuovi ospedali con la finanza di progetto, uno dei quali a Lucca.
La vecchia struttura ospedaliera, appetibile commercialmente, è destinata dal nuovo Piano Strutturale a valorizzazione a favore dei privati. I cittadini pagano per 90 posti in meno e servizi promessi e non realizzati. Il territorio è stato inutilmente cementificato senza che siano state predisposte le necessarie infrastrutture, e decentrato rispetto ai bisogni dei cittadini.
Il nuovo ospedale con il modello di cura intensiva declassato a ospedale di quartiere. Mancano completamente i servizi essenziali del post acuto.

I Comitati da anni denunciano la situazione senza ascolto.

Ma gli interventi dei relatori hanno anche messo in evidenza l’atteggiamento antidemocratico della Regione Toscana che con la nuova legge regionale ha centralizzato la gestione sanitaria accorpando le asl in 3 megadistretti. Contro questa legge lo scorso autunno è stata promossa una raccolta di firme: 55.000 in 45 giorni. Cassate immotivatamente e con arroganza dalla Giunta regionale. Con questo atto è stato impedito ai cittadini di esercitare il proprio diritto alla sovranità popolare.

È indetta nuova raccolta di firme, fino a fine gennaio, per impedire che la nuova legge, approvata in modo truffaldino consegni definitivamente al privato la gestione della SANITÀ. Contro le parole d’ordine dismettere, definanziare, destrutturare il servizio pubblico sanitario pubblico in favore del privato c’è ancora tempo per firmare.