Norme per il blocco del consumo di suolo e la tutela del paesaggio.

In alternativa alla proposta di legge Norme per il contenimento del consumo del suolo e la rigenerazione urbana, presentata da Ermete Realacci ed altri (sulla quale si può leggere il duro commento di Salvatore Settis in un articolo del primo giugno), proponiamo quella” presentata dai deputati De Rosa, Busto, Daga, Mannino, Segoni, Terzoni, Tofalo, Zaccagnini, Zolezzi, del Movimento 5 Stelle.

Il testo riprende gli aspetti migliori del Disegno di Legge presentato dal ministro Catania nella scorsa legislatura (del quale ci siamo già occupati in precedenti post) e li ripropone in un contesto che sembra più coerente, e merita di essere conosciuto e discusso anche fuori delle aule parlamentari.

“Colleghi deputati – conclude la presentazione del testo di legge –  con questa legge ci proponiamo di salvare il paesaggio italiano da un’ulteriore fase di devastazione urbanistica e di contribuire alla ripresa economica del paese utilizzando in modo intelligente il grande patrimonio immobiliare pubblico. Soltanto così si potrà aprire una nuova prospettiva per il paese e per le giovani generazioni.

Per scaricare il testo: Proposta di legge 1050 M5S

Che cosa fare dei capannoni vuoti? Una centrale a biomasse …

Cinigiano (Grosseto): il Comitato Amici della Valle dell’Orcia Inferiore, costituito da pochissimi giorni informa:

Il comitato è sorto per contrastare un progetto che prevede la realizzazione di un impianto a biomassa da 2,895 MW su due capannoni esistenti da circa 15 anni a Borgo Santa Rita, e per contrastare la realizzazione futura di altri impianti più piccoli.

Borgo S. Rita è un agglomerato di case che sorge nel comune di Cinigiano, in provincia di Grosseto, all’inizio della Valle Dell ‘Orcia Inferiore. Dista 4/5 km da Castello Banfi e da Castello di Argiano, si trova poco distante dall’Abbazia di Sant’Antimo, a da Castel Porrona, dista 15 km. da Montalcino. Come noto, Montalcino è terra del vino Brunello dove importanti aziende hanno fortemente investito. Borgo Santa Rita si trova in zona DOC Montecucco ed è separata dalla zona vino Brunello solo dal fiume Orcia. Anche nella DOC Montecucco noti imprenditori del settore come Masi Spa (Valpolicella) hanno fatto ingenti investimenti (circa 70 ettari di vigneti con trasformazione al biologico). Questi ed altri vigneti sorgono a pochi passi dall’ecomostro che dovrebbe essere realizzato prossimamente; io stesso ho in zona una azienda vitivinicola di 5 ettari ed una Casa Vacanze che sorge sulla collina sovrastante, a 50 metri in linea d’aria dai capannoni.

Breve storia del capannoni.

Circa 15 anni or sono l’Amministrazione Comunale aveva inizialmente previsto nell’area di Borgo Santa Rita una suddivisione in tanti piccoli lotti da da 2000/ 4000 m2, da adibire a zona artigianale ed agricola (meglio documentabile in atti); in realtà poi questo progetto iniziale si è trasformato in zona industriale. Risultato finale: a 50 mt. dal al centro abitato è sorto un ecomostro da 74.000 mq!

Con promesse di ingente occupazione mai mantenute (105 operai e 20 addetti in amministrazione), abbiamo avuto all’inizio qualche assunzione per pochissimi mesi, poi il megacapannone industriale è rimasto completamente inutilizzato a fare bella mostra di sé. L’operazione è stata finanziata dalla Comunità Economica Europea.

Ultima ciliegina: trasformare i due capannoni in grande impianto biomassa, attualmente è al vaglio del benestare della Provincia di Grosseto. Il tutto senza, naturalmente, coinvolgere minimamente la popolazione interessata.

Va aggiunto che a 3 km. di distanza è già attivo un impianto a biogas. A seguito delle pressioni del nostro Comitato, venerdì 31/05 p.v. l’Amministrazione Comunale ha indetto una assemblea pubblica.