Firenze: ecco i volumi zero di Renzi

COMUNICATO STAMPA PERUNALTRACITTÀ-LISTA DI CITTADINANZA.

Novoli: Il nuovo Piano conferma vecchie previsioni e autorizza 180.000 metri cubi

Sono queste le reali esigenze della zona? Novoli perde oggi l’occasione di rivedere vecchissime previsioni urbanistiche alla luce delle trasformazioni e dei bisogni attuali della zona e vedrà completata una colata di cemento pari a 600.000 metri cubi di volumi. Vince l’Immobiliare Novoli che si vede ora autorizzata a edificare su 57.505 mq di Superficie Utile Lorda (180.000 mc), pari a 23.070 mq SUL residenziale / ricettivo 34.435 mq SUL terziario, con centinaia di appartamenti di cui nessun fiorentino sente il bisogno visto l’invenduto di immobili esistente anche in questa città.

ll vecchio Piano di recupero dell’area ex Fiat di Novoli risale al luglio 1994 e fu poi modifocato con la celebre Variante (quella del disegnino) nel 2001: qui si sanciva una capacità edificatoria di 200.000 mq di sul (78.000 residenze e 122.000 servizi), ovvero 600.000 m3 di cemento in un’area già allora congestionata.

Incredibile che oggi, con una situazione ancora più appesantita dal nuovo Palazzo di Giustizia, tutti i volumi siano confermati dal nuovo Piano Renzi che consente la costruzione di 8 nuovi lotti nei 57.505 mq ancora liberi intorno al parco di San Donato.

E pensare che il 20 aprile 2009 il Consiglio comunale bocciò la delibera del vecchio Piano, proprio perché troppo invasivo, coi voti delle opposizioni e di parte della maggioranza: i voti contrari – 21 su 39 presenti- mandarono la giunta Domenici in minoranza e ne sancirono di fatto la fine politica (col voto contrario di una bella fetta di maggioranza e l’astensione dell’allora consigliere Nardella); oggi la giunta Renzi sponsorizza un Piano che, al netto di dettagli davvero marginali (minor superficie del Parco compensata da piazza-giardino, miglioramento viabilità interna e altro), ribadisce le previsioni del vecchio.

Grave la scelta per più ragioni: si cementifica un’area che dovrebbe essere salvaguardata come polmone tra Università, il già costruito dell’area San Donato, il Palazzo di Giustizia e gli edifici della Regione Toscana.

E perchè, come i dati di Nomisma ci dicono, sono ben 670.000 gli immobili costruiti e invenduti in Italia e secondo l’Agenzia delle Entrate le compravendite di imobili nel 2012 sono calate del 25.8% rispetto all’anno precedente, con un trend che non accenna a cambiare. E ancora si consuma suolo libero per costuire nuovi appartamenti?

E sarà bene ricordare al Comune di Firenze la recente sentenza del Consiglio di Stato (6656/2012) in merito alla non esistenza di “diritti edificatori” di suoli non ancora edificati, che pur non applicandosi ai casi di convenzioni stipulate, invita a un corretto concetto di pianificazione per uno sviluppo complessivo e armonico del territorio. Le potenzialità edificatorie infatti non devono essere viste in astratto come potenziale di rendita per alcuni, ma in relazione alle effettive esigenze di abitazione e ai valori ambientali e di tutela della salute delle comunità stesse.

Chiediamo: il completamente cementificatorio dell’unica area rimasta libera a Novoli corrisponde a questi valori? O al vantaggio degli investitori della Novoli Immobiliare spa? Il fatto che diano qualche briciola dei lauti guadagni a interventi per la collettività non salva affatto un’operazione sbagliata e di retroguardia, che l’amministrazione Renzi ora tenta inutilmente di spacciare per “riqualificazione”.

13 maggio 2013.