s. anna

Lucca: la banca e il territorio

Perché la Cassa di Risparmio di Lucca si occupa dei terreni di Via Einaudi?

Associazione Parco di S.Anna, Lucca.

Comunicato stampa in cui si esprimono le considerazioni di questa Associazione in merito alle notizie apparse sulla stampa nei  giorni scorsi circa la causa per danni già intentata dalla Valore SpA. contro il Comune di Lucca presso il Tar per le note vicende di Via Einaudi, cui la Cassa di Risparmio ha ritenuto di intervenire a fianco della proponente per atto dovuto, con la consueta preghiera di pubblicazione e diffusione.

Il codice etico del Banco Popolare ricorda a tutti i manager del gruppo che sono obbligati a perseguire il “principio di tutela e salvaguardia dell’ambiente, nel rispetto della propria comunità di radicamento”. Ma quando entrano in giuoco tanti quattrini, forse, si dimentica l’identità di banca vicina alla gente e si pretende ad ogni costo che venga realizzato a Sant’Anna un mega intervento immobiliare, in aperto contrasto col piano regolatore ed anche, ormai, con l’unanime volontà delle forze politiche, sociali e categorie economiche. Il Direttore Generale della Cassa di Risparmio di Lucca è arrivato addirittura a precisare che la banca comandata da Verona e da Lodi si è sentita in “dovere” d’intervenire a sostegno della società Valore, nella causa che l’impresa immobiliare ha promosso al TAR della Toscana contro il Sindaco di Lucca, affinché l’Ente venga giudicato responsabile di non aver autorizzato il legittimo mega-intervento di Via Einaudi, causando all’impresa danni fino a 40 milioni di Euro. Se il TAR condannerà il Comune a rifondere Valore SpA, anche la Cassa potrà recuperare, in tutto od in parte, ben 19,8 milioni di Euro prestati al Gruppo di Prato, per acquistare il terreno di Via Einaudi, costruirci 200 appartamenti, due centri commerciali, un albergo, una multisala, ecc…. La città è rimasta sorpresa dell’iniziativa giudiziaria, ma il Direttore si augura che non infici le buone relazioni tra il Comune e la Cassa di Risparmio di Lucca, la quale vorrebbe restare la principale banca del “territorio”, “orientata al rafforzamento del sistema economico-produttivo e del benessere delle famiglie”. Già, la Cassa di Risparmio di Lucca vuole mantenere un buon rapporto con il “territorio”. Ma quale territorio? Quello che la Banca stessa vuole far cementificare a tutti i costi? Quel territorio che l’Istituto non esiterebbe a far violentare, solo per meri scopi speculativi, se il Giudice amministrativo le venisse incontro, anche a costo di violare gli indirizzi urbanistici del Comune? Sappiamo che il Dr. Perico è a Lucca solo da pochi mesi. Se volesse, per ricostruire certi eventi, potrebbe fare qualche domanda ai collaboratori di Piazza S. Giusto: prima che a Valore SpA., a chi era appartenuto quel terreno di 70mila metri quadrati, posto nel cuore del quartiere di S. Anna? La Banca aveva mai avuto un proprio progetto di intervento immobiliare su quell’area? Quando l’area venne ceduta a Valore SpA., quali vincoli urbanistici la caratterizzavano? Chi valutò il merito creditizio dell’intervento? Chi si preoccupò, prima di accordare il finanziamento, se il progetto fosse davvero rispondente al piano regolatore vigente? Quali garanzie reali furono chieste all’imprenditore, data la rilevanza economica dell’operazione? E’ stata presentata ed in quale data l’istanza di fallimento da parte della Cassa di Risparmio di Lucca che, per quanto è dato sapere, ha bocciato la domanda di concordato proposta da Valore SpA.? Il Manager bancario finirebbe forse per dedurre che la Cassa è sempre stata portatrice di interesse oggettivo a che l’edificabilità dell’area di Via Einaudi venisse in ogni caso, prima o poi, accordata. Ma nel 2011 la Procura della Repubblica fece finalmente emergere una fitta trama di forzature, con rilevanza anche penale, le quali – una volta scoperte! – convinsero l’intero Consiglio Comunale che non si possono favorire certi progetti di valorizzazione economica se non sono pienamente compatibili con le regole urbanistiche vigenti.

Pensavamo che, a quel punto, anche la Cassa di Risparmio di Lucca si fosse messa l’animo in pace, ma oggi apprendiamo dai giornali che l’Istituto “deve” necessariamente aiutare il proprio cliente Valore SpA. che sostiene di essere caduto in disgrazia per la colpevole inerzia amministrativa del Comune. La Cassa incarica i propri legali di iniziare un minaccioso pressing nei confronti del Sindaco e dell’intera amministrazione, proprio nei giorni in cui, guarda caso, l’ufficio urbanistica si appresta ad avviare una revisione del piano regolatore, che riguarderà anche l’area di Via Einaudi… Il gruppo bancario guidato da Verona e Lodi faccia quello che crede e pensi pure a difendere i suoi interessi economici in lucchesia. Ma almeno non venga più a parlarci della sua missione disinteressata di vicinanza al territorio, ne della responsabilità sociale che avverte verso chi, su quel territorio, opera e vive tutti i giorni. Associazione Parco di Sant’Anna.

Il Presidente (Dr. Giuseppe Marsili)