TAV fiorentina, il festival delle bufale

Comitato No Tunnel TAV Firenze

9 gennaio 2017. Sono finite le ferie natalizie e con esse si spera sia finito anche il gioco delle bufale sul sottoattraversamento TAV. Perché ormai questa vicenda fiorentina somiglia sempre più ad una farsa che ad un problema trasportistico.I contrasti tra i vari soggetti interessati al progetto rimandano tutti allo scontro interno al PD tra Renziani – perplessi sul TAV – e vecchia guardia toscana arroccata sulla difesa di tunnel e stazione; questi ultimi hanno dimostrato una tenacia fortissima e nessuna paura di veder sprofondare la loro credibilità.

È del tutto evidente che, con queste premesse, argomenti tecnici e trasportistici non hanno nessuna rilevanza; infatti le motivazioni di chi sostiene la realizzazione integrale del passante sono le più strampalate e irrazionali.
In questo quadro brilla ovviamente il Presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani che, in una recentissima intervista, continua a dire cose totalmente illogiche, come quella di denunciare che “i treni TAV potrebbero saltare Firenze” se non si fanno tunnel e stazione Foster! Nel nodo fiorentino, nella direzione nord-sud esistono due linee, una che va a Santa Maria Novella e una che va direttamente da Rifredi a Campo Marte. Già adesso i treni che non hanno fermata a Firenze passano da questi binari e non c’è materialmente la possibilità che “saltino Firenze”; quanti di questi devono fermare o meno è una decisione commerciale che non dipende per niente dalla presenza dei tunnel. Eppure da decenni si ripropone questa bufala, senza pudore, senza rispetto per i cittadini cui è destinata l’informazione.
Sempre Giani ripropone una stazione sotterranea vicino alla Fortezza da Basso, come se una infrastruttura di 650.000 metri cubi la si potesse realizzare con tanta disinvoltura, soprattutto in una area urbana densamente edificata!
A dar manforte per lo sviluppo delle bufale ferroviarie c’è anche il viceministro Riccardo Nencini che lega la realizzazione del Passante TAV con l’impegno richiesto dall’Europa di trasferire il 30% del traffico merci su rotaia entro il 2030. Che cosa c’entri la realizzazione di un tunnel dedicato esclusivamente ai treni viaggiatori con il trasporto merci non è dato capire, soprattutto in un sistema ferroviario dove ormai tutte le strutture per la gestione delle merci sono state smantellate.
Ma anche il sindaco Dario Nardella fa le sue giravolte infrastrutturali con grande disinvoltura: in estate, dopo aver giustamente criticato l’opera per i suoi costi, i suoi rischi, le sue incongruenze urbanistiche e la sua profonda inutilità, si è assopito sulle posizioni storiche del PD toscano con l’unica variante che chiede una “mini stazione” ai Macelli; come sia pensabile qualcosa di “mini” in una voragine di 450x50x25 metri con 60.000 metri quadri di superfici non è dato sapere né di capire.
O quando invoca contemporaneamente “ la centralità di Santa Maria Novella e il sottoattraversamento” senza rendersi conto che le cose sono perfettamente incompatibili. O ancora quando ricorda che “l’intero sistema tramviario cittadino è attestato su Santa Maria Novella” mentre la Foster sarebbe ben lontana da questo centro; dicendo ciò riconosce come non esista nessun tipo di pianificazione, di progettualità nell’urbanistica cittadina, ma solo l’assunzione di interessi privati di costruttori o di speculatori.
Anche le FS non si fanno mancare nulla: per esempio l’amministratore delegato di RFI, Maurizio Gentile, ha sostenuto in una intervista che “non c’è nessuna difficoltà tecnica, di nessun tipo” relativa al sottoattraversamento! Un progetto che nella VIA ha decine di prescrizioni non ha difficoltà? Le prescrizioni sono proprio la richiesta di risolvere problemi tecnici insoluti. Gentile dimentica, per esempio, che per poter smaltire, se mai saranno smaltite, le terre di scavo si è arrivati addirittura a cambiare la normativa vigente entrando pure in contrasto con le normative europee; il piano di utilizzo di queste terre sarebbe stato presentato solo il 18 novembre scorso, dopo anni di incertezze, di forzature e di tentativi di corruzione come ci hanno ricordato le inchieste della magistratura!
Ancora Gentile ha sostenuto che il finanziamento del sottoattraversamento viene tutto dai bilanci delle FS e dai proventi dell’alta velocità; peccato che il sito OpenCUP della Presidenza del Consiglio dei Ministri dica chiaramente che il progetto fiorentino è a totale finanziamento pubblico: http://opencup.gov.it/progetto/-/cup/J91C04000000008
Qualcuno, FS o Governo, sta raccontando bufale.
In questa girandola fantasiosa di ipotesi, le più sconclusionate, si dimentica volontariamente l’ipotesi di potenziare le linee di superficie e di realizzare un trasporto metropolitano sulle sedi ferroviarie; forse sarebbe una soluzione troppo semplice e razionale, non consentirebbe gli aumenti di costi che anche l’ANAC ha denunciato. Certamente si deve constatare una granitica volontà di scavare e di produrre terre di scavo anche sfidando ogni buon senso; unica spiegazione logica è che ci siano accordi, con i prìncipi del “movimento terra”, che questa politica non può disattendere e nemmeno rendere pubbliche; si continua ancora, anzi si intensifica, la concentrazione di bufale da buttare in pasto ai media e ai cittadini.
Forse sarebbe l’ora che i nostri amministratori cominciassero a capire che la loro credibilità è in caduta libera e fossero più rispettosi dei loro elettori.

Comitato No Tunnel TAV Firenze