5-11 maggio: la Rete, le elezioni, le istituzioni

l’assemblea della Rete

9 maggio REP FI. Tirrenica, paesaggio e urbanistica la rete dei comitati si riunisce oggi

10 maggio CORR FIOR. E Asor Rosa spinge il bis di Anna Marson in Regione

10 maggio TIRRENO. I comitati a Rossi, rivogliamo Marson come assessore

10 maggio MANIFESTO. «Piano paesaggistico a rischio cemento»

quel poco di territorio nella campagna elettorale

5 maggio CORR FIOR. Rossi «Patto capitale-lavoro Qui la sinistra vince così»

5 maggio CORR FIOR. Rossi, il manifesto per il bis

6 maggio CORR SI. La rete NoGesi Toscana chiede chiarezza ai candidati

6 maggio TIRR GR. Sì Toscana «No alla geotermia speculativa»

8 maggio TIRR PO. Peretola, Sì Toscana chiede aiuto a Report

9 maggio TIRR PO. Boursier (Report) non sarà presente

10 maggio CORR M.MA. Albinia, Malore per il presidente

10 maggio IL FATTO. Fivizzano, c’era una volta il regno di Bondi&Verdini

10 maggio TIRR GR. Il governatore punta su autostrada e sinergie territoriali

11 maggio NAZ GR. «Il Corridoio tirrenico… Un’altra follia» Vendola boccia la Regione. E Renzi

11 maggio TIRR GR. No all’autostrada e fermare il cemento Vendola contro il Pd

11 maggio TIRR LI. Vendola contro Rossi «Non ci ha ascoltato sulla Tirrenica»

porto di Livorno, elargizioni pre-elettorali?

5 maggio TIRR LI. Il dossier dei super-esperti «O la maxi-Darsena o la fine»

9 maggio CORR FIOR. E una firma che rilancia Livorno

9 maggio NAZ LI. «Darsena Europa… Fate un referendum»

9 maggio NAZ LI. Renzi firma 700 milioni per il porto

9 maggio QN. Renzi-Rossi, intesa da 732 milioni Livorno riparte con un porto 2.0

9 maggio TIRR LI. Il rilancio. Sulla città 732 milioni di euro

9 maggio TIRR. LI. Come l’accordo di mezzo secolo fa per il cantiere

9 maggio TIRRENO. Firmato l’accordo per Livorno

10 maggio TIRR LI. Caccia al socio privato Il bando entro settembre

sul versante istituzionale

5 maggio REP FI. ‘La Regione risparmia sui geologi roulette russa con la vita dei cittadini’

6 maggio CORR SERA. Sì alla legge sui reati ambientali idrocarburi in mare, via i divieti

6 maggio ITALIA OGGI. Ambiente, cinque nuovi reati

6 maggio IL FATTO. Authority vs Renzi, troppi favori ai ras delle autostrade

6 maggio REPUBBLICA. L’Authority Trasporti striglia il governo ‘Regali ingiustificati ai concessionari delle autostrade’

6 maggio SOLE24ORE. Autostrade, troppa frammentazione

7 maggio GIORNALE DELL’ARTE. In Italia il paesaggio si fa piano piano. Toscana e Puglia le prime

7 maggio REPUBBLICA. Rampini Chi ha paura del trattato globale

9 maggio TIRR PI. Stop al consumo di suolo una variante a saldo zero

10 maggio IL FATTO. Province, a rischio gli stipendi funzioni e personale, caos totale

10 maggio SOLE24ORE. Province, scontro Governo-Cgil

11 maggio SOLE24ORE. Aumentano i controlli sull’impatto ambientale

11 maggio SOLE24ORE. L’applicazione. I fattori di rischio che dimezzano i parametri dimensionali Cumulo o incidenti, due sentinelle

 

Passante TAV di Firenze

Cittadini e associazioni per fermare lo scempio.

TAV-CENTRO-STORICO-1COMUNICATO STAMPA, Firenze, 9 maggio 2015

Le associazioni ambientaliste Italia Nostra, Legambiente, la Rete dei Comitati in difesa del Territorio e le/i cittadine/i del Comitato No Tunnel TAV, davanti allo scempio economico ed ambientale in atto per i lavori nei cantieri TAV di Firenze, hanno scritto una lettera indirizzata ai ministeri interessati, alla Corte dei Conti, alla procura della Repubblica, all’Autorità Nazionale Antimafia mettendo in rilievo le maggiori criticità presenti al momento.

Quella adesso la più rilevante è certamente l’aumento vertiginoso dei costi cui nessuno vuol prestare attenzione, ma che si sta trasformando in un sostanziale furto di enormi risorse pubbliche.

Naturalmente anche le istituzioni regionali e cittadine sono state messe a conoscenza della missiva perché non possono continuare a far finta che nulla stia accadendo a Firenze e in Toscana: forse siamo di fronte alla più grande voragine economica che interessa la regione e nessuno rivendica tali risorse per scopi di utilità collettiva.

Allegato il testo della lettera in oggetto.

Comunicato stampa della Rete dei comitati

logo reteL’Assemblea della Rete dei comitati per la difesa del territorio, riunitasi a Firenze il 9 maggio 2015:
Ritiene quanto mai importante il proseguimento dell’impegno dell’ambientalismo dal basso rappresentato dall’azione dei comitati e dei soggetti che negli ultimi anni hanno difeso il territorio come bene della collettività.
Ricorda i risultati ottenuti anche grazie alla pressione dei comitati e delle associazioni  ambientaliste con il varo della Legge regionale per il governo del territorio e con l’approvazione del Piano del paesaggio- per quanto indebolito rispetto alla versione originaria prodotta dal l’assessore Marson, che la Rete auspica possa continuare a rivestire un ruolo centrale nel futuro dell’urbanistica toscana; fa presente che la nuova amministrazione regionale, qualunque essa sia, debba farsi carico di garantire l’applicazione e l’efficacia di tali strumenti di governo, su cui la Rete vigilerà.
Ritiene che gravi siano le criticità che sussistono sul territorio toscano: dal sottoattraversamento AV di Firenze – e altri interventi collegati al sistema tossico delle ‘grandi opere’- al corridoio tirrenico, alla geotermia, all’escavazione industriale del marmo, all’incenerimento dei rifiuti, fino al clamoroso caso del nuovo aeroporto fiorentino. La Rete intende dare sostegno alle realtà che si impegnano per interventi alternativi a tali progetti, nella convinzione che il futuro debba reggersi su un equilibrio oggi negato tra ambiente e lavoro e in un nuovo modello di salvaguardia delle risorse naturali.
La Rete sottolinea come, di fronte all’attuale progressivo restringimento degli spazi di democrazia, la difesa del territorio, a partire dal No al consumo di suolo, debba collocarsi conflittualmente all’interno di una più ampia difesa dei diritti democratici.

Cinquanta ettari di cemento al giorno

downloadcosì il Belpaese asfalta il suo futuro

di TOMASO MONTANARI, La Repubblica, 4 Maggio 2015.
Nemmeno la grande crisi ha fermato l’unica impresa comune nella quale gli italiani delle ultime generazioni sembrano essersi coalizzati: il consumo irreversibile del sacro suolo della patria. Cioè il più evidente dei nostri vari suicidi collettivi.
È questa la più impressionante tra le moltissime notizie contenute dal rapporto 2015 sul consumo di suolo che dopodomani sarà reso pubblico dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, l’Ispra. Leggi tutto